Soffrire di asma grave tipicamente implica andare incontro ad eventi particolarmente debilitanti e rischiosi, quali gravi e frequenti esacerbazioni, visite di emergenza o ricoveri, tutti risultanti in una sensibile riduzione della qualità della vita. Inoltre in passato i pazienti sono stati dipendenti da glucocorticoidi orali, incrementando il rischio di effetti collaterali gravi e potenzialmente letali. Recentemente, nuovi farmaci biologici per il controllo dell’asma sono stati introdotti a beneficio di molti pazienti. Gli “observational real world data” possono essere chiave per rispondere a domande relative a evoluzione, impatto e costi derivanti da questa patologia, oltre che ai meccanismi ad essa correlati, e a procedere all’identificazione dei fenotipi coinvolti e alla predizione della risposta terapeutica.
SHARP è una collaborazione di ricerca clinica (CRC, Clinical research collaboration) finanziata dall’ European Respiratory Society (ERS) e da 5 compagnie farmaceutiche (Sanofi, TEVA, Novartis, GSK, Chiesi). Ha come obiettivo quello di agevolare l’accesso dei pazienti a esperti di asma grave e di facilitare la comprensione dei meccanismi patologici da parte di ricercatori e personale clinico. Tra le altre iniziative, SHARP si propone di creare una piattaforma di analisi federata su cui far interagire dati provenienti da registri nazionali europei di patologia, per fornire una descrizione completa ed esaustiva di caratteristiche dei pazienti, fenotipi, strategie terapeutiche e risposte ai trattamenti; tutto ciò con lo scopo di supportare il percorso di cura del paziente e rendere possibile la collaborazione internazionale nell’ambito di una rete di ricerca distribuita. Ciò richiede un lavoro approfondito su tutte le fonti dati coinvolte, per far sì che codifiche interne ed espressioni non standardizzate delle informazioni cliniche disponibili vengano riportate al denominator comune dei dati standardizzati e interoperabili.
È in questo processo che Biomeris è coinvolta, nella gestione del processo di armonizzazione dei dati di ogni registro nazionale verso l’OMOP CDM (common data model). L’attività comporta una stretta collaborazione con personale clinico ed esperti di dominio, per portare avanti il mappaggio e la conseguente “traduzione” dei dati nel formato desiderato.